Festival del Lavoro: debutta il nuovo CCNL per gli studi professionali

Festival del Lavoro: debutta il nuovo CCNL per gli studi professionali

Soddisfazione da parte dell’Associazione dei Professionisti

 

Bologna, 24 giugno. Presentato al Festival del Lavoro il nuovo Ccnl per gli studi professionali. L’“alternativo” modello contrattuale di Cifa e Confsal introduce istituti innovativi con l’obiettivo di valorizzare le figure professionali, creare nuovi posti di lavoro e migliorare le condizioni lavorative.

 

Per Andrea Cafà, presidente di CIFA Italia e di Fonarcom: “Il Ccnl rappresenta una risposta efficace ai bisogni espressi dagli studi professionali e rilevati dalla nostra Associazione UNPI-Unione Nazionale Professionisti Italiani. Per la prima volta la contrattazione collettiva di settore offre strumenti adeguati ad affrontare le trasformazioni organizzative che interessano il mondo delle professioni e a rendere gli studi professionali più flessibili e meglio orientati verso i nuovi bisogni della clientela”.

 

“Il contratto Cifa-Confsal propone anche per il settore delle professioni un modello contrattuale di qualità, Quindi, massima attenzione al ruolo della formazione continua che sostiene i dipendenti degli studi nell’acquisizione delle competenze necessarie ad affrontare i processi di semplificazione e di digitalizzazione. Il nuovo contratto punta a trasformare i dipendenti degli studi professionali in lavoratori “agili”, in grado, pertanto, di lavorare sempre più in autonomia e di raggiungere gli obiettivi con senso di responsabilità e nei tempi concordati con il datore di lavoro” dichiara il segretario generale della Confsal, Angelo Raffaele Margiotta.

 

Il nuovo Ccnl offre l’equipaggiamento necessario per gli studi che abbiano deciso di affrontare la transizione digitale, sostenendo le componenti soft del lavoro, quali la capacità di comunicare efficacemente, di collaborare e di cooperare, competenze ormai indispensabili. Negli anni, infatti, la formazione continua dei dipendenti degli studi si è prevalentemente concentrata su aggiornamenti in ambito tecnico, normativo e operativo, trascurando il rafforzamento delle competenze digitali e trasversali.

 

Il presidente di UNPI  CIFA - Unione Nazionale Professionisti Italiani, Salvatore Vigorini, ha aggiunto: “Cifa e Confsal propongono anche nel settore delle professioni un modello contrattuale  di “qualità”, basato su un nuovo sistema di classificazione del personale, sull’innalzamento delle competenze, su una nuova articolazione dell’orario di lavoro e su una  strutturata bilateralità da intendersi, quest’ultima, come l’ambito privilegiato per promuovere azioni positive in materia di welfare, formazione e di sostegno al reddito”.

Viene anche introdotto in via sperimentale un sistema di riconoscimento, validazione e certificazione delle competenze ai fini contrattuali, utilizzabile per il riconoscimento dell’istituto dello scatto di competenza. E poi altri istituti ancora, come l’inserimento del lavoratore in progetti formativi biennali di Onboarding e di Re-employment che prevedono il ricorso allo strumento della job rotation; la regolamentazione del lavoro agile secondo quanto stabilito dall’Accordo interconfederale sottoscritto nel febbraio 2021; una nuova articolazione dell’orario di lavoro e il potenziamento della Banca delle Ore per favorire la flessibilità lavorativa.

Rimane centrale il ruolo della bilateralità espressa da CIFA e CONFSAL a garantire i numerosi servizi agli studi professionali che, per quanto riguarda la formazione continua, possono avvalersi del supporto del secondo fondo interprofessionale Italia, Fonarcom (che oggi conta più di 150.000 imprese e 1.200.000 lavoratori aderenti), e dell’utilissimo strumento Voucher studi professionali per finanziare in tempi brevi i bisogni formativi dei dipendenti degli studi.

Parlando del ruolo della bilateralità all’interno del Ccnl Studi Professionali, Maria Giovannone, professoressa dell’Università Roma Tre, esalta il lavoro svolto dal fondo bilaterale Epar che, in questi anni, “ha progettato ed erogato servizi di qualità nell’ambito della formazione e dell’informazione, della tutela della salute e della sicurezza sul lavoro, del collocamento al lavoro e del reinserimento lavorativo dei disabili”.

E a proposito della novità costituita dal Ccnl Studi Professionali Cristina Fioroni, consulente del lavoro Ronzoni Group StP, non esita a dire che “quando nelle aziende si vuole introdurre un cambiamento, quando si vuole innovare, occorre disturbare il presente: trasformarsi è un’azione che richiede coraggio… Fare impresa in modo nuovo può essere possibile anche attraverso l’adozione di questo contratto collettiva che ancor più efficace risulterà se riuscirà ad affiancarsi alla contrattazione di prossimità e a quella di secondo livello”.

Per la presidente della Commissione Lavoro della Camera, Romina Mura, “Cifa e Confsal, con questo nuovo Ccnl, e complessivamente con la loro contrattazione ‘alternativa’, stanno dando un contributo fondamentale per costruire il lavoro di qualità. Un contributo interessante anche per noi legislatori”. E apprezza, in particolare, la grande flessibilità e la grande attenzione alla conciliazione dei tempi vita lavoro che consentiranno al lavoratore, e alla lavoratrice soprattutto, una più giusta ripartizione dei carichi di vita familiare.

Per Walter Rizzetto, componente della Commissione Lavoro della Camera “siamo nell’era degli algoritmi e dell’I.A. che governano i processi aziendali e un’efficace azione che rappresenti il lavoro nelle Relazioni industriali richiede inevitabilmente la conoscenza di questi sistemi per acquisire tutte le conoscenze necessarie… Assumere nuove competenze e metodologie per le organizzazioni sindacali significa rafforzare il proprio ruolo per mettersi al passo con l’attuale realtà lavorativa e aziendale”.

La terza via della contrattazione collettiva per gli studi professionali

La terza via della contrattazione collettiva per gli studi professionali

CIFA e CONFSAL sottoscrivono il CCNL per i dipendenti degli Studi Professionali

L’ “alternativo” modello contrattuale di CIFA e CONFSAL approda anche negli studi professionali.

Sottoscritto in data 4 maggio 2022 da CIFA e CONFSAL il CCNL per i dipendenti degli studi professionali. La volontà delle parti è quella di imprimere un’accelerazione ai processi di digitalizzazione e di trasformazione organizzativa sostenendo le componenti soft del lavoro, quali, ad esempio, la capacità di comunicare efficacemente, di collaborare e cooperare, nonché un approccio nuovo e creativo nella risoluzione dei problemi e nell’orientamento al cliente.

Tali competenze sono oramai indispensabili per affrontare le trasformazioni che interessano il mondo delle professioni, per rendere gli studi professionali maggiormente flessibili e capaci di affrontare le sfide del settore. Al fine di accompagnare tale transizione, Cifa e Confsal hanno ritenuto necessaria una revisione critica delle soluzioni contrattuali già esistenti ponendo l’attenzione sui fabbisogni di competenze digitali e trasversali espressi dagli studi professionali e sulla necessità di sostenere le trasformazioni organizzative di tali contesti. Negli anni infatti la crescita professionale dei dipendenti degli studi, si è troppo spesso limitata ad aggiornamenti in ambito tecnico, normativo e operativo, trascurando altre conoscenze ed abilità che, oggigiorno, sono sempre più necessarie. Per questo, anche negli studi professionali, la contrattazione di Cifa e Confsal punta allo sviluppo di una nuova idea di formazione mediante iniziative volte a favorire un’occupazione giovanile di qualità.

I processi di Onboarding, il cui lo scopo è quello di incentivare lo sviluppo di nuove competenze basandosi anche su meccanismi di Job Rotation affinché il datore di lavoro possa offrire al nuovo dipendente una più ampia panoramica dell’organizzazione e dei processi dello studio professionale, sono attivabili per giovani di età inferiore ai 35 anni assunti con contratto a tempo indeterminato e puntano ad offrire una reale e strutturata opportunità di crescita, supportando i neoassunti ad approcciarsi nel migliore dei modi al mondo del lavoro e creando un ponte con il mondo dell’istruzione.

Viene, altresì, confermata l’attenzione posta alla persona come parte attiva all’interno delle dinamiche aziendali, portando al centro della contrattazione collettiva il tema della formazione continua. Scelta evidente mediante l’istituzione del processo di “Reemployment”, attivabile per le assunzioni a tempo indeterminato finalizzate al reinserimento nel mercato del lavoro di categorie di lavoratori fragili. Ci si riferisce, in particolare, ai lavoratori con più di 50 anni di età, alle donne prive di un impiego regolarmente retribuito da almeno 6 mesi, ai lavoratori disoccupati di lunga durata, ai soggetti espulsi dal mercato del lavoro e percettori di ammortizzatori sociali e, infine, ai soggetti che rientrano in specifiche misure di politiche attive di ricollocazione messe in atto da operatori pubblici o privati per l'impiego.

La sottoscrizione del CCNL per i dipendenti degli Studi Professionali conferma l’intento di Cifa e Confsal di offrire un modello contrattuale che ruoti attorno alle competenze e al costante aggiornamento delle stesse. Vengono regolamentati lo “scatto di competenza”, previsto in sostituzione dello scatto di anzianità, e la “certificazione contrattuale delle competenze”, con cui si riconosce un valore economico alla crescita professionale del lavoratore, crescita supportata dalla formazione finanziata da Fonarcom, il fondo interprofessionale di Cifa e Confsal.

Alla base della contrattazione di Cifa-Confsal vi è infatti la promozione dello sviluppo professionale e personale del lavoratore, quale fattore di crescita per sé stesso e per il contesto in cui opera. Al contempo, incentivare un continuo aggiornamento ed accrescimento delle competenze tutela i lavoratori dal rischio di fuoriuscita dal mercato del lavoro e, associare a questo il riconoscimento di una premialità retributiva, favorisce la crescita del loro livello di engagement.

In tale prospettiva si colloca il meccanismo di certificazione contrattuale delle competenze, che permette di riconoscere e validare le nuove competenze acquisite dal lavoratore ai fini dello scatto di competenza, ossia dell’aumento retributivo periodico corrisposto al lavoratore, in sostituzione dello scatto di anzianità.

In tale processo entra in gioco l’Ente Bilaterale EPAR, demandato di curare i percorsi formativi e la certificazione delle competenze acquisite ed individuate per ogni qualifica di riferimento. Per ottenere lo scatto di competenza è, infatti, previsto che il possesso delle nuove competenze acquisite venga comprovato attraverso apposita certificazione e questo può avvenire attraverso la specifica Piattaforma informatizzata gestita dell’EPAR, gratuita per tutti gli associati. La piattaforma permette di fruire – sia all’interno che all’esterno dell’orario di lavoro – di specifici corsi on-line per il completamento dell’apprendimento di base, propedeutico al successivo apprendimento On The Job, svolto durante l’attività lavorativa. Successivamente l’apprendimento viene testato tramite apposita verifica, basata su un modello di simulazione interattiva e ramificata. Terminate tali fasi, l’Ente Bilaterale EPAR rilascia l’attestazione del completamento del processo di acquisizione della competenza.

Tutti i lavoratori dipendenti dei datori di lavoro che applicano il CCNL Studi Professionali sono iscritti al Fondo di Assistenza Sanitaria Integrativa SanARCom.

Nell’ottica di rafforzare il sistema di welfare contrattuale nonché il benessere dei lavoratori e delle loro famiglie, le Parti mediante la sottoscrizione del CCNL Studi Professionali prevedono espressamente l’obbligo di riconoscere al singolo dipendente un  valore minimo annuo in beni e servizi di welfare..

Ampio spazio, infine, alla contrattazione di secondo livello per sostenere le aziende nell’introduzione di misure di flessibilità e di innovazione dei modelli organizzativi, tra cui il ricorso al lavoro agile, opportunamente regolamentato dall’Accordo interconfederale sottoscritto dalle parti sociali lo scorso 25 febbraio 2021.